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Di Mano in Mano: con eBay per una forte crescita nel commercio online

Nel mercato italiano degli arredi second hand e collezionismo, Di Mano in Mano è quasi sicuramente un unicum, una Cooperativa di Lavoro che sceglie di impegnarsi nel sociale, pur non avendone obbligo statutario.

Oggi dà lavoro a un centinaio di dipendenti, tra cui molte persone fragili. Attiva da oltre 20 anni nel settore dello sgombero, si è specializzata nel restauro e nella vendita di mobili, complementi d’arredo e oggetti di antiquariato, modernariato, design e arte. L’apertura dello store su eBay https://www.ebay.it/str/dimanoinmano risale al 2010 ed è considerata un punto di svolta significativo per la crescita delle vendite e della notorietà. È stata anche uno snodo importante per la quantità di know how acquisito e di competenze professionali sviluppate internamente. Ne parliamo con Paola Cignoli, ufficio comunicazione e marketing, e Pierantonio Re Cecconi, responsabile eBay per Di Mano in Mano.

 

Pierantonio Re Cecconi, responsabile eBay per Di Mano in Mano

 

Perché Di Mano in Mano ha deciso di aprire uno store su eBay?
Quando la cooperativa ha cominciato la sua attività di sgombero, eravamo più concentrati sulla raccolta dei materiali che sulla loro vendita. Ci siamo però resi conto velocemente che una parte degli oggetti recuperati aveva un valore intrinseco. Non si poteva disperderlo così, e quindi ci siamo aperti all’attività di vendita, prima nei negozi fisici e online e successivamente attraverso altri canali online. All’inizio la nostra presenza su eBay è stata abbastanza marginale, ma è presto cresciuta grazie all’espandersi della nostra attività e all’interesse riscontrato anche da parte di clienti esteri. Soprattutto arredi in stili che nel milanese non andavano più, ma che con la vendita online avremmo potuto proporre in altre parti d’Italia. Abbiamo iniziato a usare con più assiduità e continuità il canale eBay.it e in breve sono arrivati clienti non solo dal resto d’Italia, ma anche dalla Polonia e dalla Germania. Grazie alla presenza su eBay ci siamo fatti conoscere, si è formata una community di appassionati che ha cominciato a seguirci e ad avvicinarsi anche alle nuove tipologie di merce cha abbiamo man mano introdotto nel nostro store.

Come vi ha aiutati eBay nello sviluppo del vostro e-commerce?
All’inizio operavamo abbastanza per conto nostro, ma da qualche anno abbiamo instaurato un rapporto molto stretto con il marketplace. Il dialogo continuo con eBay ci ha consentito di perfezionare moltissimo la nostra catena di produzione: abbiamo perfezionato l’organizzazione dei prodotti, migliorato la qualità delle foto, affinato descrizioni e categorizzazioni, e imparato ad affrontare in modo differente e congruo il mercato italiano e quello estero. Tutte cose che ci hanno fatto crescere a livello commerciale, ma anche professionale permettendoci, tra l’altro, di aprire molte nuove posizioni lavorative. Le persone che lavorano per l’e-commerce sono la punta dell’iceberg di una lunga e complessa catena che comprende gli sgomberi, la suddivisione dei materiali per aree di competenza, la valutazione, il restauro.

Qual è il pezzo più curioso che vi è capitato di trovare?
Sicuramente la prima edizione italiana del libro Harry Potter e la pietra filosofale. L’illustratore della copertina molto probabilmente non lo aveva letto e aveva disegnato il maghetto senza occhiali. È un’edizione rara, l’editore infatti ha subito modificato la copertina.

 

La prima edizione italiana del libro ‘Harry Potter e la pietra filosofale’

 

Che cosa vendete di più su eBay?
Per quantità sicuramente i libri, siamo intorno a 7.500 volumi venduti nel corso dell’anno. Ma ogni mercato ha le sue caratteristiche: in Italia va il libro, in Germania l’oggettistica, in Inghilterra l’abbigliamento, in Francia il modernariato.

In catalogo ci sono parecchi vinili. È un mercato che funziona?
Si, ma devo ammettere che siamo relativamente nuovi. Il vinile, insieme ai dvd e agli oggetti di collezionismo in generale, è un settore di cui abbiamo cominciato a occuparci da poco tempo. È stato eBay a segnalarci questa nuova forma di collezionismo e suggerirci di costruire una nostra offerta.

Vendete anche abbigliamento vintage?
Si, anche se sull’online funzionano bene soprattutto i prodotti da collezionismo. Articoli come i foulard di Hermès o di Gucci, oppure i capi a marchio Burberrys of London prodotti prima del 1999, che in etichetta hanno ancora il vecchio brand [oggi la denominazione del marchio è infatti Burberry].

 

Paola Cignoli, ufficio comunicazione e marketing Di Mano in Mano

 

Qualche suggerimento per i commercianti del settore?
Io consiglierei di aprire senza indugio uno store su eBay. I vantaggi sono tanti, non solo aumentare il bacino di potenziali clienti e le possibilità di valorizzazione del prodotto, ma anche attrarre nuove tipologie di clienti nel punto vendita fisico. A noi è successo sia con i clienti privati sia con i commercianti di settore. Un altro suggerimento è individuare e definire bene la propria specificità, la categoria nella quale ci si sente più preparati o più forti. Il know how specialistico fa la differenza, perché veicola al cliente la percezione di avere davanti un esperto di cui si può fidare. Quando il cliente si sente tranquillo e si fida, puoi proporgli anche altro.

Paola, tra tutti i prodotti proposti da Di Mano in Mano su eBay, cosa compreresti?
Non so darti una risposta unica, comprerei tutto. Essere a contatto ogni giorno con questa grande quantità di bellezza, impedisce di innamorarti di una cosa sola!

E tu Pierantonio?
Io dico libri e abbigliamento, ma la tentazione qui è dietro a ogni angolo.

 

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