“Regina viarum. Appia via… cammino solare” Roma fino al 29 luglio 2017
Rende omaggio alla regina delle vie consolari, la mostra allestita presso la Cartiera Latina. Un insieme di opere ispirate al tema del viaggio, che evidenziano il territorio lungo il tracciato su cui ha camminato la storia
Sono oli, grafiche e stampe, le opere in mostra alla Cartiera Latina di Roma. Rappresentano ciò che i viaggiatori di un tempo hanno visto, dipinto, descritto nei loro diari.
Sono sepolcri, ruderi, capanne, acquitrini… ma è come se fossero perle infilate in una lunga collana perché rimandano alla regina di tutte le strade: l’antica via Appia.
Niente di più raro. Niente di più suggestivo
Voluta da Appio Claudio Cieco per mettere in comunicazione diretta Roma con Capua – sua alleata nella II Guerra sannitica (326-304 a.C) – l’Appia venne prolungata fino al porto Brindisi prima del 191 a.C., divenendo così il percorso più rapido per raggiungere via mare la Grecia.
La campagna a sud di Roma era tagliata a metà dalle sue carreggiate a doppio senso di marcia percorse dai carri; i suoi marciapiedi erano affollati di viandanti. Su di essa affacciavano alberghi e locande di ogni tipo, e anche se adesso la vediamo avvolta in un magico silenzio, è così che dobbiamo pensarla in epoca romana, come un’arteria moderna in gran movimento, soprattutto lungo i suoi tratti urbani e suburbani. Proprio su di essi, nei secoli a noi più vicini, si concentrò l’attenzione della maggior parte dei suoi biografi nonché turisti del Grand Tour, viaggiatori il cui scopo principale era ammirare il nostro Paese, ma che finivano poi per criticarlo. Ebbene, qualunque cosa essi stessero cercando, lungo l’Appia potevano trovarla: il classico e il pittoresco, il naturalistico e l’antico. Il vecchio e il nuovo, insomma, compresi i briganti che li assalivano e la malaria che li uccideva. Ma non per questo evitavano di passarci.
Pronti per essere “letti”
La Campagna romana intorno all’Appia Antica è la protagonista della mostra “Regina Viarum. Appia via… cammino solare”, un viaggio nel paesaggio che la circondava e nella vita rurale che l’animava.
Ce la presenta così, pronta per essere “letta”, Renato Mammucari, noto studioso e collezionista, curatore di mostre, autore di numerosi testi sul tema e soprattutto appassionato di questi luoghi. Alcuni di essi si possono ancora ammirare, altri intuire, molti solo immaginare, ed è quindi bello poterli vedere riuniti, offerti a noi “chiavi in mano”, in fila uno dietro l’altro sulle pareti della grande sala Nagasawa della Cartiera Latina.
Tornano a vivere le testimonianze dell’Agro e i suoi abitanti, ad opera di numerosi artisti tra cui, Piranesi, Anivitti, Labruzzi, Canina, Frey. Ci offrono visioni differenti che esprimono caratteri e tecniche diverse nell’affrontare, a volte, il medesimo soggetto, lo stesso tema, ma proprio per questo esse assumono maggior valore documentario, fornendo un campionario di prospettive che, soffermandosi su questo o quel particolare, ci consentono di assumere l’anello di congiunzione mancante.
Tutto questo, e molto di più, offre il Catalogo della mostra curato dallo stesso Mammucari. Grazie alle immagini riprodotte e alle antiche mappe riportate, ci inoltriamo nel micro universo che contornava la consolare per eccellenza, un piccolo mondo creatosi anche grazie a lei e che nei secoli si è modificato in ragione del suo utilizzo.
Anche qui, contributi di voci diverse, alcune riportanti fatti storici, altre narranti la “propria esperienza dell’Appia”, si levano a omaggiare la legenda che non si esaurisce, quella di una strada che, dopo secoli di incuria, torna ad essere sé stessa, anche se “ammaccata” e solo in brevi tratti; una strada che ha vissuto set cinematografici e ospitato dimore di vip; che sa di essere unica, e che per questo chiede cure e custodia onde risplendere nel suo Parco per sempre.
La Cartiera Latina. Da fabbrica a polo culturale
Il luogo in cui si svolge la mostra Regina Viarum è uno dei gioielli del Parco Regionale dell’Appia Antica il cui Presidente è il noto geologo Mario Tozzi.
Nell’originaria struttura posta sulla via consolare in posizione strategica, proprio accanto al corso dell’Almone, già dal 1061 si frollavano i panni di lana; nel XVII secolo i Padri Cappuccini vi realizzavano tessuti di lana, mentre nell’“800 il complesso fungeva da mulino. Divenuta fabbrica di carta da macero all’inizio del secolo scorso, la struttura è stata definitivamente chiusa nel 1985.
La Cartiera Latina oggi conserva all’interno diversi macchinari legati alla sua storia industriale: «Una lunghissima storia – rileva la Direttrice del Parco, Alma Rossi – che l’ha vista trasformarsi nei secoli, e a cui oggi mi piace pensare come a una fabbrica di idee che prende forma diversa a seconda dell’evento culturale che presenta».
Altre mostre alla Cartiera
Suggestioni moderne arricchiscono il tema del viaggio proposto nella mostra Regina Viarum.
Si tratta di due esposizioni correlate: “Grand Tour. Visioni, Viaggio nella Bellezza”, a cura di Paul Sassine, e “A tu per Tour. Prospettive contemporanee”, messa a punto da Sandro Polo e Silvia Calvarese, entrambe allestite nella sala Appia.
Introducono all’ambiente moderno facendo da trait d’union tra passato e presente, venticinque pannelli riproducenti dipinti dei secoli scorsi, opere di artisti-viaggiatori che riportano al mondo alcuni dei caratteri distintivi del nostro Paese: antichità ovunque, paesaggi mozzafiato, popolazione dai costumi radicati.
Il sopporto prescelto, plexiglas retroilluminato, rende questi dipinti – già di per sé pregiati – particolarmente luminosi, accattivanti e ricchi di nuovi particolari. Sospesi lungo una passerella rialzata, conducono al centro della sala dove trovano posto, talvolta “appollaiate” sui vecchi macchinari, creazioni originali di artisti contemporanei; istallazioni, sculture, dipinti… che forniscono del tema viaggio ulteriori versioni di personalissima ispirazione.
Le mostre sono parte dell’ampio progetto culturale Grand Tour. Visioni, insieme di eventi che l’Associazione Classis-Project presenta alla Cartiera nell’ambito di una nuova prospettiva che valorizza il territorio locale: «Il progetto – precisa il presidente Paul Sassine – individua nel Parco Regionale dell’Appia Antica, e nella consolare che lo attraversa, il luogo simbolo del viaggio, e promuove la fruizione del patrimonio artistico ad oggi preservato legandolo all’ambiente da esso generato».
E dopo le mostre… in carrozza!
Agli eventi in programma alla Cartiera Latina è legata anche un’esperienza veramente esaltante: la straordinaria passeggiata nel Parco Regionale a bordo di un’antica carrozza, alla maniera dei turisti del Grand Tour.
Il viaggio, che parte proprio dalla ex fabbrica di carta, si snoda lungo un percorso ricco di reperti archeologici quali la tomba di Annia Regilla, situata tra il II e il III miglio dell’Appia Antica, e il Ninfeo Egeria nell’area protetta della Caffarella. Lungo il tragitto, sosta degustativa di prodotti tipici dell’Agro presso il casale della Vaccareccia, costruzione del tardo ’700. «Proponiamo un’esperienza multisensoriale – precisa Paul Sassine – vivere oggi ciò che è stato, immersi nel contesto territoriale che gli appartiene».
Immagine di copertina: Henry Lévêque, “Tomba degli Orazi e Curiazi”, acquerello, 1800
(dal Catalogo della mostra “Regina Viarum”)
Roma – Cartiera Latina, via Appia Antica 42
Fino al 29 luglio 2017
Sala Nagasawa, “Regina viarum. Appia via…cammino solare”
Sala Appia, “Grand Tour. Visioni – A tu per tour”
Orario: da martedì a domenica 10-18; lunedì chiuso
Info e prenotazioni tour in carrozza: www.grandtour-visioni.com – tel. 391.4825185