Calogero Ciancimino. Scrittore ‘salgariano’ del Novecento. Una riscoperta di Icharta
Nacque a Sciacca il 14 marzo. Il giorno dei grandi, lo stesso di Albert Einstein. Un ragazzo del ’99 (del 1899)
Lo scrittore Calogero Ciancimino ebbe un’esistenza avventurosa. Burrascosi i rapporti con i genitori che lo allontanarono – giovanissimo – da casa per il suo irruento modo di essere.
Mozzo su un brigantino a palo, salpò dal capoluogo siculo alla volta dell’America del Sud. Dopo un miracoloso salvataggio a seguito di un naufragio sulle coste della Guyana francese, riuscì a tornare in patria dove compì studi nautici e divenne Capitano di lungo Corso.
Nel 1919 il suo destino era compiuto.
Gli anni in cui Ciancimino matura una lunga esperienza da uomo di mare sono gli stessi che in seguito ispireranno la sua vena artistico-letteraria.
Tra il 1932 e il 1936, anno della morte, la sua versatilità si intensifica in un prodigioso florilegio di scrittura con l’amico di sempre, Luigi Motta. Diventa il primo romanziere di fantascienza e spionaggio in Italia, e dà il via, nell’isola più bella del mondo, a una narrazione in cui la fantasia s’intreccia con il reale. Un genere in quel momento unico.
Il ritrovamento di Icharta
La società milanese di e-commerce Icharta è venuta in possesso, in modo esclusivo, di una parte dell’archivio di Calogero Ciancimino, comprendente numeroso materiale manoscritto in parte inedito, dichiarato dalla Soprintendenza Archivistica della Lombardia di interesse storico particolarmente importante, con decreto del 4 gennaio 2018. Un’attestazione rilevante, perché il riconoscimento del valore della documentazione a livello storico e letterario comporta il divieto di smembrare o far uscire dal territorio nazionale l’archivio.
Tra i testi di cui è venuta in possesso Icharta ci sono alcuni inediti come: “Gli uomini di acciaio”, “I banditi del Texas”, “Con i vapori da carico per il mondo” (inedito), e trame di vari romanzi (“Le bare di granito”, “Come si fermò la Terra”, “L’epopea della macchina”).
Romanziere che declinò un tessuto narrativo moderno e post-contemporaneo, Ciancimino, tra gli altri testi, nel 1931 compose “Il Prosciugamento del Mediterraneo”, una vicenda ambientata nel 1956, anticipatrice del genere Fantascientifico che nascerà a ridosso del boom economico italiano (e un Pil sopra il 5% grazie anche al denaro del piano Marshall che rilanciò l’economia); una storia ideata a ridosso della seconda terribile Guerra Mondiale che lascerà sul terreno milioni di morti e conclusasi grazie alla capacità dei servizi segreti americani di fermare l’arma segreta cui lavorava Adolf Hitler, riuscendo a mantenere il massimo riserbo sulla bomba atomica poi sganciata a Hiroshima e Nagasaki. Un’epoca in cui la fantascienza assumerà contorni di radicale autenticità e di tremenda verosimiglianza.
Calogero Ciancimino, che connota i suoi romanzi con particolare virtuosismo – tra questi riconosciamo “I sommergibili nella guerra mondiale” (1935) e “Incrociatori corsari” (1936), entrambi firmati ‘Cap. Calogero Ciancimino’ – per questo motivo fu definito dal mondo letterario ‘uomo dallo spirito salgariano’, scrittore di testi in cui coraggio, intraprendenza, audacia, sono rappresentati attraverso evocazioni fantasmatiche.
La riscoperta di Icharta, dunque, ha un valore storico di alto profilo, e conferma una volta di più lo spessore dei processi culturali di cui è investita la città di Milano, patria del fashion e della finanza, ma non solo. Il cappello è – sempre – la cultura.
Info: www.icharta.com