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Angelo Gregorio. L’arte della calzoleria in mostra nella mia bottega a Imola

Artigiano e collezionista

La passione di Angelo per l’oggettistica legata alla calzoleria è frutto di una scelta lavorativa controcorrente. Dal 2007, infatti, lasciato l’incarico di responsabile vendite in una multinazionale americana, si è dato anima e corpo a una professione che lo appassiona ed entusiasma, quella del calzolaio.
«Mio padre Diodoro – racconta – cominciò a fare questo mestiere a 10 anni. Originario della provincia di Salerno, dal Cilento si trasferì ad Imola negli anni ’80 dove rilevò una bottega artigiana operante già da 35 anni. Sulle orme di questa tradizione, anche io ho deciso di occuparmi insieme a lui della nobile arte di creare scarpe da uomo».
I pregiati modelli della Calzoleria Express Imolese, rigorosamente realizzati a mano e su misura, non lasciano dubbi sulle capacità professionali dell’artigiano quarantaquattrenne, il quale, non contento della notorietà ottenuta per vie tradizionali, ha rilanciato la bottega di famiglia attraverso il sito Calzoleriaonline.

 

 

Proprio dal cambiamento coraggioso di cui è felicemente convinto, deriva la variegata raccolta di “Angelolustrascarpe”, come ama presentarsi.
Dalla ricerca degli strumenti giusti per lavorare, dall’uso di spazzola e cromatina, è nata la curiosità di scoprire di più sul mondo del ciabattino e il desiderio istintivo di contornarsi delle testimonianze iconografiche e dei reperti di un’arte antica tutta da riscoprire e valorizzare: «Credo nell’importanza dei lavori a misura d’uomo che mi auguro possano rifiorire. Non rimpiango di aver lasciato una professione di prestigio per un’attività artigianale, trovo che questa sia una dimensione molto più umana. Mi affascina il sapore di questo vecchio mestiere».

 

 

Scatola di grasso per stivali in dotazione alle Forze Armate Americane

 

La collezione di oggettistica a tema, dunque, coincide con l’inizio della sua nuova attività, e da circa dieci anni: targhe pubblicitarie, vecchie scatole di lucido, statuine e tutto quanto lo affascina come esperto del settore, è diventato di suo precipuo interesse.
«Il primo oggetto che ho comprato è stato un antico tiralacci. Ne avevo sentito parlare da una persona mentre gli lucidavo le scarpe. È stato il pezzo che ha dato il via alla raccolta ma anche quello che mi ha fatto scoprire il gusto stesso di collezionare: un’esperienza del tutto nuova per me».
Subito dopo, Angelo è stato sedotto da un oggetto dall’aspetto molto più moderno, il calzascarpe di Manolo Blahnik: «Disegnato dal notissimo stilista di scarpe, fu creato nel 2006 in occasione del 50° anniversario del negozio Habitat di Londra. Vero e proprio oggetto di design oltre che da collezione, è sempre molto richiesto dalle signore».

 

 

Pur immerso nei pellami tutto il giorno, intento com’è a produrre piccole opere d’arte che arrivano in tutto il mondo, Angelo trova comunque il tempo per dedicarsi alla ricerca di nuovi pezzi.
«Ormai sono dieci anni che “inseguo” oggetti relativi all’universo delle scarpe e dintorni. Generalmente li trovo in internet e nei mercatini; alcuni mi vengono regalati da amici che conoscono la mia passione».
L’intera collezione trova posto all’interno della Calzoleria dove, praticamente, è diventata parte integrante dell’arredo, trasformando il luogo in una sorta di laboratorio/museo.
«Ho voluto rivoluzionare l’immagine della bottega del calzolaio come luogo angusto, buio e trascurato, per trasformarla in quella piacevole e luminosa di un ambiente in cui ci si sente a casa, un posto dove fermarsi a fare due chiacchiere ed ammirare la mia raccolta». Alle pareti, dunque, belle targhe pubblicitarie dai primi del ’900 fino agli anni Cinquanta; sugli scaffali, diversi “reperti” interessanti come le forme in legno: «I modelli più rari sono in acciaio e sheffield. Presentano un foro dal quale viene inserita acqua calda per scaldare le scarpe prima di essere indossate».

 

Vecchie forme di scarpe in legno trasformate in lampade

 

La raccolta di Angelo, particolare e insolita, rende difficoltoso il reperimento di nuovi pezzi e limitato il numero dei collezionisti che si cimenta nell’impresa: «Difficile confrontarsi con altri, siamo davvero in una nicchia. Raccolgo oggetti di qualunque provenienza, dimensione e valore per avere una collezione sempre più ampia, ma la ricerca non è facile. In più non c’è molto materiale italiano: qui da noi targhe e lucidi di scarpe iniziano ad essere prodotti e commercializzati dopo la seconda Guerra mondiale».
Per questo genere di oggetti i prezzi ad oggi vanno dai 100 euro in su e possono arrivare fino a 2/3 mila euro, per i grandi formati. Pertanto, prima di cominciare, una certa spesa va messa in conto. Angelo però, che non ha dubbi sui benefici salutistici della “pratica collezionistica” in generale, non esita ad esortare gli incerti e a condividere la sua massima personale: «Collezionare quello che emoziona e non guardare ai soldi: le emozioni restano, i soldi vanno e vengono».

 

Alcuni oggetti della collezione di Angelo Gregorio esposti nella Calzoleria Express Imolese

Immagine di copertina: Il collezionista Angelo Gregorio nella sua bottega Calzoleria Express Imolese

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