La Divina Commedia. La fortuna del poema dantesco nelle edizioni illustrate
In oltre cinque secoli di edizioni a stampa, La Divina Commedia di Dante Alighieri ha mobilitato centinaia di artisti che si sono cimentati nell’assolvere al delicato, quanto impegnativo compito, di dare corpo, forma e vita alla moltitudine di personaggi, mostri, diavoli, angeli che affollano i 14.233 versi del corpus poetico della Commedia dantesca.
Non solo, ma anche tutte le descrizioni dei luoghi, delle atmosfere, delle suggestioni, dei colori che Dante descrive dettagliatamente dovevano essere riconoscibili in una rappresentazione visuale. Ogni artista che ha profuso la sua arte e il suo ingegno in questa impresa doveva cogliere nel suo animo il pensiero di Dante per poi sublimarlo in qualcosa che avrebbe dovuto accompagnare il lettore in una realtà distopica. Un luogo non-luogo, qualcosa che non esiste, ma che diventa luogo-ideale nel senso di idealizzato, dove nessuno vive, ma che attraverso l’immaginazione riporta al nostro mondo per aiutarci a riflettere sul presente. Ecco allora che l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso danteschi diventano mondi di un altro mondo, dove dal buio si approda alla luce, alle stelle. E il Sommo Poeta proprio con la parola STELLE chiude ciascuna delle tre cantiche: “E quindi uscimmo a riveder le stelle / puro e disposto a salire a le stelle / l’amor che move il sole e l’altre stelle”.
Sono molti gli artisti che hanno colto e visualizzato le infinite sfaccettature del viaggio dantesco nel profondo delle viscere della Terra. Impossibile citarli tutti, vincoli editoriali hanno imposto una scelta, ma in ogni interprete esaminato è possibile rintracciare il filo conduttore di una storia dell’arte illustrativa. Dalla prima edizione illustrata della Divina Commedia del 1481 ad opera di Botticelli sono passati oltre cinque secoli e ancora oggi artisti di ogni genere, orientamento e scuola si dedicano anno dopo anno a rinnovare, con la loro personale visione, una “storia” incredibilmente attuale.
A fronte della copiosa saggistica su Dante e sulla Divina Commedia, sono molto pochi i testi che hanno approfondito il tema dell’iconografia dantesca e degli illustratori del poema, a parte alcuni cataloghi di mostre o monografie sui singoli artisti e saggi sulle miniature. Lo studio della trasposizione grafica dell’opera omnia di Dante non è ancora stato del tutto sviluppato. Questo volume mette a confronto 66 edizioni italiane della Divina Commedia dalla prima illustrata su disegni di Botticelli del 1481, fino alle ultime pubblicazioni degli artisti contemporanei. Un ricco apparato iconografico di oltre 400 immagini con un approfondito corredo critico fanno di questo saggio una inesauribile fonte di notizie su artisti mai esaminati in altri testi e su numerose illustrazioni dantesche inedite.
Gli autori
WALTER CECCARELLI
Architetto, storico dell’arte, cineasta e ornitologo. Fra i suoi molteplici interessi un posto particolare lo occupa la ricerca e lo studio di opere d’arte dai contenuti oscuri. È stato l’organizzatore, il direttore e il supervisore artistico della I e II Rassegna Internazionale di Arte Animalista, promossa dalla Comunità Europea nell’ambito del programma “Cultura 2000”, presentate a Torino, Barcellona e Londra. È tra i firmatari del Manifesto dell’Arte Animalista. Ha scritto e illustrato libri, redatto cataloghi, stilato articoli per riviste, collaborato a pubblicazioni di enti autonomi e istituzionali. Tra i titoli pubblicati: Grafica animalista dal XV al XX secolo, L’opera scultorea di Barry Driscoll, Aliens in Art. Tra le sue molteplici attività spicca la regia di tre lungometraggi sugli aspetti misteriosi di antiche manifestazioni artistiche e architettoniche. Ha pubblicato online Racconto performante di un argonauta intellettualmente curioso in viaggio nella storia dell’arte. È teorizzatore e sperimentatore della “Releaser Art”.
Attualmente ricopre la carica di Vice Presidente dell’Accademia Nazionale d’Arte Antica e Moderna.
STEFANO LIBERATI
Architetto, esperto d’arte, curatore di mostre e convegni. È stato direttore della William Morris Art Service di Londra e della Albrecht Dürer Haus Kultureller Verein di Norimberga. Ha pubblicato oltre trenta saggi tra cui Renoir e dintorni, Yvette Guilbert vista da Toulouse-Lautrec, Le linoleografie di Picasso, Bibliografia dell’incisione, I pittori della musica. Il suo nome figura come curatore in numerosi testi tra cui il Catalogo generale delle opere pubblicate sulla rivista Xilografia di Francesco Nonni e il Catalogo generale delle edizioni illustrate dell’Orlando furioso. Come organizzatore di mostre ha esposto opere d’arte antica e moderna in 33 paesi nei cinque continenti in collaborazione con il Ministero per gli Affari Esteri, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero per i Beni Culturali, tra cui una importante mostra itinerante e due convegni per la commemorazione del centenario della Grande Guerra. È stato docente presso l’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università “La Sapienza” di Roma e l’Accademia di Belle Arti di Roma per corsi di specializzazione peritale. È tra i fondatori e membro del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Nazionale per la Tutela e la Conservazione dei Beni Librari e Cartacei di Torino.
Attualmente ricopre la carica di Presidente dell’Unione Europea Esperti d’Arte.
Scheda tecnica
Autore: Walter Ceccarelli – Stefano Ceccarelli
Editore: LuoghInteriori, 2021
Formato: cm 16×23 – pagg. 240
Prezzo: € 19,00
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