L’Arte moderna torna on-line il 27-28 novembre 2020 con l’asta di Bozner Kunstauktionen
L’arte moderna ritorna a Bolzano. L’appuntamento per gli appassionati sarà però solo on-line, a causa dell’emergenza Covid-19. All’incanto anche Dottori, D’Anna, Evola e Melotti
«Saremmo tornati più che volentieri con l’asta in presenza a Castel Mareccio, il maniero medievale scelto ormai da anni – spiega il direttore della casa d’asta Stefano Consolati – ma purtroppo le attuali condizioni della pandemia non ci permettono di garantire la sicurezza, pertanto, al momento, non sarà consentito al pubblico presenziare in sala. Nel caso la situazione dovesse cambiare da oggi al 27 novembre faremmo di tutto per ritornare con il pubblico in sala».
L’asta potrà essere seguita in diretta video sul portale www.invaluable.com e si potrà partecipare con offerte on-line su www.lottissimo.com e www.arsvalue.com. Più precisamente l’appuntamento è venerdì 27 novembre alle 17.00 per la sessione di arte moderna e sabato 28 novembre alle 15.00 per quella dedicata all’arte tirolese.
Ma c’è da scommettere: gli amanti dell’arte non resteranno delusi. Sull’onda dell’interesse riscontrato solo pochi mesi fa per le opere di aeropittura, ricordiamo che, nell’ultima asta, Londra si è aggiudicata Tullio Crali, dopo una serie di rilanci tra New York e Monaco di Baviera per 60.000 euro inclusi i diritti, la Bozner Kunstauktionen ripropone in questa sessione opere di due tra i massimi rappresentanti del movimento del secondo futurismo: Giulio D’Anna e Gerardo Dottori.
Di D’Anna andrà all’incanto “Virata sul golfo di Catania” del 1934 (base d’asta 5.000 euro); di Gerardo Dottori, invece, un olio su tavola del 1935, “Lago” (Trasimeno) (base d’asta 20.000 euro).
Grande attesa anche per Julius Evola, olio su cartone del 1923 (base d’asta 18.000 euro). L’artista tanto discusso nelle ultime aste ha riscosso grande successo tra i collezionisti italiani. Sul retro del dipinto si trova l’omaggio del pittore al Ministro Giovanni Gentile. L’iscrizione manoscritta testimonia l’amicizia e il rapporto con il filosofo e senatore Giovanni Gentile, all’epoca dell’omaggio Ministro dell’Istruzione. «Un documento e una testimonianza speciale che fanno di questo dipinto di Evola una rarità nel momento più fiorente della sua produzione artistica – sottolinea il direttore Stefano Consolati. Ritengo che l’artista Evola abbia pagato negli anni Ottanta l’accostamento con la sua figura di filosofo e con le sue posizioni molto divisorie. Una volta venuta meno questa associazione, Evola sta ottenendo il giusto riconoscimento come uno dei principali artisti nella storia del dadaismo in Italia».
Tra i lotti all’asta segnaliamo anche una serie di opere di una collezione bolzanina, a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, creata grazie alla preziosa consulenza di Marcello Bizzarri e della sua Galleria Il Sole di Bolzano. Fanno parte della collezione opere di Marco Gastini, Giorgio Griffa (“Senza Titolo”, 1970, base d’asta 4.000 euro), Giuseppe Uncini, Claudio Verna e Piero Dorazio (“Treppe”, 1973, olio su tela, base d’asta 18.000 euro).
Occhi puntati, infine, anche per l’opera del 1959 (base d’asta 2.500 euro) dell’artista tedesco Hans Bischoffausen, molto ricercato in Germania, proveniente dalla collezione di un importante artista altoatesino recentemente scomparso.
In asta anche una scultura in bronzo di Fausto Melotti, “Dopo l’epilogo”, del 1984 (base d’asta 58.000 euro), archiviata come pezzo unico da parte dell’archivio Melotti di Milano. Pur essendo stata realizzata in 3 esemplari, l’archivio la considera un pezzo unico avendo, rispetto alle altre, la presenza del nastrino in tessuto aggiunto dal Maestro Melotti a questo esemplare.
E ancora, all’asta anche una tempera su carta intelata del 1961 di Mark Tobey caratteristica della produzione degli anni Sessanta, l’opera è tra le più ricercate sul mercato internazionale e proviene da una collezione privata italiana (base d’asta 30.000 euro).
In catalogo non mancano i principali artisti del Novecento italiano e una selezionata offerta di opere dei grandi maestri tra i quali spiccano opere di Picasso e Duchamp.
Per la sezione di design presenti infine numerosi lotti delle principali vetrerie di Murano: da Venini, a Seguso, a Toso.
La curiosità
Saranno messe all’asta due opere di Alcide Ticò, lo scultore trentino che affittò i suoi studi in via Margutta a Roma alla produzione di Vacanze Romane. Gli interni del film sono stati girati in Via Margutta 51 e in Via Margutta 33 dove Ticò in quegli anni viveva e lavorava. «Un giorno – racconta il figlio Ulisse – bussarono alla porta dello studio di mio padre Gregory Peck e il regista William Wyler chiedendo di poter affittare i suoi studi. E mio padre che aveva bisogno di soldi accettò. Nessuno, nemmeno il regista, credeva che il film avrebbe avuto il successo mondiale che ha avuto, basti pensare che le royalties del film sono arrivate a mio padre, che vi partecipò in un brevissimo cameo, per circa 50 anni». Una scultura rappresenta il ritratto del figlio di Ticò che all’epoca del film aveva 7 anni, il cui calco in cera è presente proprio in una scena del celebre film.
Bozner Kunstauktionen
Via Nazionale 20 – Bronzolo (BZ)
Arte moderna: 27 novembre (ore 17)
Arte tirolese: 28 novembre (ore 15)
Info. South Tyrol Service
tel. 0471.301893 – fax 0471.1968564
https://bozner-kunstauktionen.com