Museo Federico II Stupor Mundi – Jesi (AN)
A Jesi, una nuova realtà espositiva ripercorre la storia del celebre imperatore
Si è inaugurato lo scorso luglio, nella città che gli diede i natali nel 1194 , il grande Museo multimediale dedicato a Federico II di Svevia.
La nuova realtà espositiva, nata dalla volontà del presidente della Fondazione Federico II Stupor Mundi, l’imprenditore Gennaro Pieralisi, narra le imprese politiche e culturali dell’affascinante personaggio storico, diffondendo anche la conoscenza degli edifici legati alle sue gesta conservati in Italia e in Europa.
«Ho voluto questo museo per l’amore che provo per la mia città», ha dichiarato l’ingegner Pieralisi. «Bisognava in qualche maniera ridare un po’ di vivacità a Jesi, ricordando soprattutto la sua storia e a chi ha dato i natali».
Il desiderio del presidente della Fondazione che ha tra i suoi compiti anche la valorizzazione della figura di Federico II, si concretizza così nella costituzione di questo museo multimediale grazie all’apporto di figure istituzionali e di privati, trovando casa nel settecentesco Palazzo Ghislieri, edificio che si affaccia proprio sulla piazza dove, secondo la leggenda, nacque l’imperatore. Si narra, infatti, che il 26 dicembre 1194 Costanza d’Altavilla diede alla luce Federico II Hohenstaufen sotto una tenda, in mezzo al popolo.
Al momento del parto la nobildonna si trovava in viaggio per raggiungere il marito Enrico VI a Palermo. In risposta al diffuso scetticismo della popolazione circa la gravidanza – data la sua età avanzata – fu deciso di allestire una tenda al centro della piazza di Jesi dove l’imperatrice partorì pubblicamente per fugare ogni dubbio sulla nascita dell’erede al trono.
Il ricordo della città natale rimase vivo nella memoria del grande condottiero, tanto che nella lettera inviata agli abitanti nell’agosto 1239 scrive: “(…) nobile città della Marca, insigne principio della nostra vita, terra ove la nostra culla assurse a particolare splendore”, e definisce Jesi “la nostra Betlemme”.
La nascita di Federico II nella città marchigiana, ed i privilegi ad essa concessi dai suoi eredi, è alla base dell’antica definizione di “Jesi Città Regia”.
Chi fu Federico II di Hohenstaufen
Federico II di Svevia (Jesi 1194 – Fiorentino di Puglia 1250) è una delle più affascinanti personalità della storia moderna, uomo di potere e di cultura.
“Stupor Mundi” e “Anticristo” sono le due definizioni con cui l’imperatore è passato alla storia e attorno a cui si costituì il suo mito. Re di Sicilia, duca di Svevia, re di Germania, imperatore del Sacro Romano Impero, e quindi precedentemente Re dei Romani, Federico II nel 1229 divenne re di Gerusalemme senza nemmeno scendere in battaglia, grazie alle trattative che portarono all’accordo con il sultano Al-Kamil. Il suo regno si caratterizzò per la saggia attività legislativa volta a unificare le terre e i popoli (emanò il primo codice di diritto proprio d’Europa, le Costituzioni di Melfi) ma fu spesso in contrasto con la Chiesa di cui il sovrano mise in discussione il potere temporale venendo più volte scomunicato.
Grande politico e condottiero, Federico II fu anche letterato e fine intellettuale, anticipatore dei tempi. Convinto protettore di artisti e studiosi, radunò presso di sé personalità della cultura greca, latina, germanica, araba ed ebraica; si circondò dei poeti con cui fondò la Scuola Poetica Siciliana, alla base della nascita della letteratura italiana. I suoi interessi per il sapere e la ricerca spaziarono anche nella medicina, nell’astronomia nella matematica; appassionato di falconeria, scrisse, senza riuscire a portarla a termine, l’opera “De arte venandi cum avibus” (“L’arte di cacciare con gli uccelli rapaci”).
In virtù dello sconfinato interesse per il sapere, già all’epoca venne coniato per lui l’appellativo “Stupor mundi”.
Il Museo su Federico II a Jesi
“C’è chi, dell’imperatore Federico II di Svevia, ha detto che la leggenda si è impadronita dell’uomo fino a soffocarne la storia”, scrive Anna Laura Trombetti Budriesi, curatrice del nuovo museo cittadino. “È innegabile che il mito (positivo e negativo), costruito, nei secoli, intorno alla sua figura ne ha condizionato la lettura. Tuttavia questo non impedisce, oggi, una rigorosa ricostruzione degli eventi che lo videro protagonista. Questo percorso museale voluto da Jesi, si basa sugli esiti della storiografia più recente”.
A caratterizzare il Museo Federico II Stupor Mundi è la sua dimensione totalmente virtuale, essendosi rivelato molto difficoltoso reperire materiale originale con cui allestirlo. Infatti, esistono molti oggetti risalenti all’era federiciana, ma pochissimi sono i reperti appartenenti proprio all’imperatore; le sue vestigia, ad esempio, si trovano a Palermo. Per questo motivo si è scelto di dare vita a un museo interamente multimediale che privilegia una divulgazione interattiva e attenta al diverso livello culturale dei visitatori: dagli allievi delle scuole elementari fino al pubblico informato in cerca di approfondimenti.
Ciò che si propone, grazie alla curatela scientifica di Anna Laura Trombetti Budriesi, docente di Storia medievale all’Università degli Studi di Bologna, coadiuvata da Laura Pasquini e Tommaso Duranti, ricercatori presso il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dello stesso ateneo, è un itinerario nuovo che coniuga tecnologia modernissima a storia antica.
Nelle 16 stanze distribuite su tre piani si racconta la vita di Federico II ricostruita scenograficamente e tridimensionalmente grazie all’utilizzo di video mapping, supporti touch-screen, timelaps e Story Board Fiction: la nascita e la storia dei suoi antenati, l’incoronazione come Imperatore a Roma; il rapporto con i papi e la Chiesa; la Crociata in Terrasanta; le mogli e la discendenza; la sua passione per la falconeria che lo avrebbe portato ad essere autore di un prezioso trattato ancora oggi attuale e modernissimo.
Immagine di copertina: L’immagine guida del Museo Federico II Stupor Mundi, a Jesi (AN)
Informazioni
Museo Federico II Stupor Mundi
Jesi (AN) – Palazzo Ghislieri, Piazza Federico II, 3
Orario estivo (fino al 15 settembre 2017): da lunedì a domenica 10-13 / 15-19
Orario invernale (dal 16 settembre 2017 al 14 giugno 2018): da giovedì a sabato 15-19;
la mattina aperto solo su prenotazione per gruppi e scuole; domenica 10-13 / 15-19
Ingresso consentito ogni 15 minuti a gruppi di 16 visitatori per sala
www.federicosecondostupormundi.it