POP Culture in asta live alla Cambi, Milano
Da Cambi Casa d’Aste, i protagonisti del nostro tempo
Una volta, per “cultura popolare” si intendeva l’insieme di manifestazioni esteriori originate da usanze e tradizioni consolidate, legate ad un certo ambito socioculturale e ad una specifica comunità subalterna/rurale in contrapposizione a quella dominante/borghese.
Ad oggi invece, solo parlando al passato possiamo ancora operare tale distinzione giacché, grazie all’evolversi del gusto e all’avanzare del progresso, quasi niente è rimasto di quei tratti distintivi originari, stravolti dal restyling operato dal benessere diffusosi dal secondo dopoguerra in poi, dalla globalizzazione e dall’accelerazione dei mezzi di comunicazione mediatica.
Ora può essere denominato POP, tutto ciò che è diffusamente amato o ciò che ci rappresenta nella nostra quotidianità.
È odierna “cultura popolare”, dunque, ciò che colpisce l’immaginario della massa che accede a quel determinato servizio o a quel prodotto, ciò che rimane impresso nella mente delle persone quale simbolo di vita vera o virtuale.
Rientra in questo moderno “sentire POP” – simbolo di appartenenza ad un universo senza confini di gusto e di tendenze – anche la scelta di chi, tra le arti decorative di cui ama circondarsi, inserisce oggetti non direttamente derivanti da quel tradizionale settore ma piuttosto dalla suggestione esercitata dalla pubblicità, dal cinema, dall’editoria e via dicendo, rispondendo al bisogno reale o indotto di possedere qualcosa di simbolicamente appagante e piacevolmente familiare.
Asta Cambi POP Culture e Manifesti d’epoca
Un piccolo insieme di oggetti di Cultura POP andranno in asta da Cambi Milano mercoledì 14 giugno 2023, dopo essere rimasti visibili su appuntamento da lunedì 22 maggio a martedì 13 giugno, su appuntamento. Alcuni di essi sono smaccatamente riconducibili all’immaginario letterario: fumetti, film…, altri non fanno che riprodurre in forma materica i personaggi protagonisti degli spot pubblicitari di prodotti a largo consumo: operazioni di marketing televisivo e cartaceo che diventano oggetti reali, insomma.
Affascinanti proprio per quel non so ché di simpatico ed empatico a prima vista, queste medie e medio grandi statuine si prestano bene a diventare pezzi d’arredo contemporaneo, ma possono fare bella figura anche se inserite nelle collezioni di arti applicate più tradizionali giacché donatrici di freschezza e originalità all’ambiente.
In copertina: Sagoma da negozio in plastica, Fiorucci, 1980 ca., particolare. Asta live Cambi 14 giugno 2023 Milano
(Fonte immagini: Cambi Casa d’Aste)