Villa Visconti Borromeo Litta. Un gioiello tutto da godere
A pochi chilometri da Milano, storia, arte ed eventi, tra mosaici, fontane e giochi d’acqua. Ora anche in un DVD
Villa Visconti Borromeo Litta si trova a Lainate, località che fu meta di villeggiatura della nobiltà milanese.
Ideatore del complesso residenziale fu Pirro I Visconti Borromeo, conte di Brebbia, mecenate e uomo di cultura nella Milano di fine Cinquecento che, ispirandosi alle ville medicee toscane, fece trasformare il rudere agricolo di famiglia in una “Villa di delizie”, allo scopo di stupire e divertire i suoi ospiti.
Progettata e realizzata tra il 1585 e il 1589, grazie all’opera dell’architetto Martino Bassi, degli scultori Francesco Brambilla il Giovane e Marco Antonio Prestinari, dei pittori Camillo Procaccini e Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone, i vecchi caseggiati della tenuta divennero nel tempo palazzi di pregio mentre il terreno agricolo circostante fu trasformato in uno splendido giardino ricco di statue e giochi d’acqua, ricordato anche dal romanziere Stendhal dopo il suo celebre viaggio in Italia a inizio Ottocento.
Dopo la morte del Conte di Brebbia nel 1604, la tradizione di mecenatismo proseguì coi suoi successori; la residenza di Lainate continuò ad essere sede di studi, dimora di letterati, artisti e poeti, luogo di svago e divertimento. Nel tempo, gli edifici del complesso furono rimodernati secondo il gusto dell’epoca avvalendosi dell’opera di scultori quali Donato e Francesco Carabelli e del pittore prospettico Giuseppe Levati. Il patrimonio fu arricchito divenendo una vera e propria collezione di opere d’arte, alcune delle quali in seguito vendute ed entrate a far parte di raccolte museali.
L’antico complesso di Villa Litta è proprietà del Comune di Lainate dal 1970. Ridotto ormai a rudere, dopo decenni di impegno nella riqualificazione è stato riportato al suo splendore grazie alla tenacia e al contributo di mecenati pubblici e privati ed al sostegno dei volontari dell’Associazione Amici di Villa Litta che accolgono e accompagnano il pubblico nella visita guidata ai suoi spazi. All’interno, suggestive sale affrescate e decorate da stucchi lasciano ammirati i visitatori; all’esterno, giardini ricchi bellezze artistiche e giochi d’acqua stupiscono e divertono grandi e piccini in un parco che ospita 56 specie diverse di alberi e la “carpinata”, una lunga galleria creata con piante di carpino intrecciate.
Presenze di pregio a Villa Litta
L’antica dimora ospita al suo interno la mostra permanente “Da Gutenberg al digitale” piccolo museo che raccoglie oggettistica e materiali relativi alla storia della stampa su carta. Vi si possono ammirare macchine e attrezzature tipografiche che ancora oggi stupiscono il visitatore: il torchio di fabbricazione inglese (1840) che stampò locandine e programmi del Teatro alla Scala di Milano, le cassettiere tipografiche in legno, i caratteri di stampa di piombo, di legno, i clichés in rame e zinco.
Particolare e affascinante è anche la “Lindenia: iconographie des orchidees”, opera editoriale in dispense conservata in vetrine nella Sala museo di Villa Litta. Stampata in Belgio tra il 1891 e il 1990, viene considerata una delle più rare pubblicazioni iconografiche sulle orchidee. Ben 17 sono i volumi illustrati da 420 immagini che riportano le diverse specie riprodotte a stampa cromolitografica corredate da schede e testo in lingua francese. L’opera è stata donata al Comune di Lainate da Isora Toselli, ultima titolare della floricultura Podere Toselli, azienda molto nota negli anni ’50/’60 per la coltivazione delle orchidee. L’insieme venne acquistato in Belgio durante la permanenza della famiglia a Bruxelles.
Il Ninfeo
Vera sorpresa del complesso architettonico di Villa Litta è il Palazzo delle Acque, più comunemente noto come Ninfeo, considerato il più importante e significativo dell’Italia settentrionale.
Luogo di grande fascino e suggestione, si compone di più stanze decorate a grottesche e mosaici di ciottoli bianchi e neri e ciottoli dipinti a tempera, vera e propria unicità nella storia delle realizzazioni a mosaico ad oggi note.
In alcuni dei suoi ambienti si possono ammirare deliziosi scherzi d’acqua, spettacoli idraulici completamente ripristinati e fruibili ai visitatori che passeggiano in questo luogo magico catturati dall’incanto delle figure mitologiche e sorpresi dagli improvvisi spruzzi e zampilli azionati oggi, come fu nel passato, da abili fontanieri.
Esposti in permanenza nel Ninfeo si possono ammirare alcuni abiti nobiliari realizzati dall’Istituto di Moda e del Costume “W. Kandinsky” di Milano nell’ambito del progetto “Giovani artisti per abiti antichi”, selezionato dalla Fondazione Comunitaria Nord Milano per il Bando “Cultura e coesione sociale 2012”. Oltre ai manufatti stessi si possono vedere gli studi preparatori e i bozzetti che documentano l’intero progetto degli studenti dalla fase ideativa fino alla realizzazione.
Per la stagione 2018 sono stati confezionati due abiti “da giorno” di epoca vittoriana (1830-1860).
Le Serre delle Orchidee
Grazie ai lavori di recupero architettonico finanziati da Fondazione Cariplo, le Serre delle Orchidee sono state restituite all’antico splendore e dall’aprile 2016 sono aperte al pubblico. La loro costruzione, destinata alla coltivazione di orchidee e di specie vegetali provenienti da climi caldi e temperati, si deve probabilmente al marchese Pompeo IV Litta che le ideò pochi anni prima della sua morte avvenuta nel 1836.
La struttura, già all’epoca del suo realizzo dotata di un impianto di distribuzione del vapore, della relativa caldaia e di una copertura a vetri sostenuta da un’intelaiatura in ferro, subì una serie di ampliamenti e modifiche strutturali al relativo impianto tra il 1892 e il 1898.
In essa i visitatori possono ammirare un’esposizione particolare di orchidee e la mostra “La Misura del restauro” allestimento che ripercorre le principali tappe della storia di questa affascinante costruzione.
Il film documentario
Accompagna la stagione culturale 2018 una piacevole novità, il film documentario “VILLA VISCONTI BORROMEO LITTA, quattro secoli di storia, un viaggio nel tempo tra delizie arte e giochi d’acqua”, scritto e diretto da Francesco Vitali. In esso viene narrata la genesi del complesso e la sua storia ricostruite attraverso i personaggi che lo frequentarono godendo delle bellezze artistiche in esso contenute tra il XVI e il XVIII secolo, anche quelle che ad esso sono state sottratte.
Trailer dal Docu-film “VILLA VISCONTI BORROMEO LITTA”,
recentemente pubblicato dal Comune di Lainate e dall’Associazione Amici di Villa Litta
Attraverso ricostruzioni tridimensionali lo spettatore potrà, infatti, visualizzare come erano posizionate originariamente alcune opere d’arte acquistate per la Villa da Pirro I, ad oggi ospitate nei maggiori musei del mondo. Tra esse: la bella scultura di Adone, scolpita da Marcantonio Prestinari tra il 1600 e 1602 – forse la sua prima opera giovanile – in origine sistemata nei giardini e ora visibile al Museo del Louvre, e le due bellissime sculture in bronzo di Venere e Bacco create per il Ninfeo verso la fine del XVI secolo-inizio XVII, ora appartenenti alle collezioni della National Gallery of Art di Washington. Ed ancora, sono virtualmente presenti quattro dipinti di grande valore artistico venduti allo zar di Russia intorno al 1867 dalla famiglia Litta, tra i quali spiccano la Madonna Litta attribuita a Leonardo da Vinci e l’Apollo e Marsia del Bronzino.
Oltre alle visite guidate all’intero complesso residenziale, quest’estate Villa Litta propone un ricco calendario di eventi ricreativi adatti a tutte le età. Ogni angolo farà da scenario a mostre, concerti e rassegne di vario tipo. In settembre, l’appuntamento più tradizionale: la Rievocazione Storica in costumi d’epoca.
In copertina: Villa Litta. Veduta panoramica con Fontana di Galatea (foto Studio Bamsphoto Rodella)
Villa Visconti Borromeo Litta
Largo Vittorio Veneto, 12 – Lainate (MI)
Calendario visite guidate e giornate di eventi su:
www.villalittalainate.it